Cultura

Addio a Raffaella Carrà, la bionda più famosa d’Italia

Oggi all’età di 78 anni si è spenta in silenzio Raffaella Maria Roberta Polloni, in arte Raffaella Carrà, dopo una veloce malattia. L’annuncio del compagno di tante avventure, Sergio Japino, con cui ha condiviso momenti personali e professionali: È andata in un mondo migliore. Ci lascia un’icona popolare dai tanti volti: soubrette, presentatrice, cantante, ballerina.

Le origini e i successi

La Carrà, bolognese di nascita, debutta in Rai nel 1961, e conquista nel 1970 il grande pubblico con il programma TV Canzonissima.

E’ ricordata da tutti per l’ombelico scoperto, il suo taglio a “caschetto” biondo, la sua risata fragorosa, e la passione per il ballo scatenato; diventa famosa anche all’estero, soprattutto nel mondo del LatinoAmerica.

Ha unito e diviso gli italiani del sabato sera: canzoni e balletti, come A far l’amore comincia tu, e il Tuca Tuca hanno scandalizzato la società dell’epoca ma nel tempo hanno definitivamente consacrato la sua notorietà. Il balletto del Tuca Tuca, fu sdoganato dalla censura e reso indimenticabile grazie all’esilarante performance con il grande Alberto Sordi. Pedro, Fiesta, Tanti Auguri, Ma che musica maestro, Rumore, sono solo alcuni dei suoi capolavori pop tuttora ascoltati per radio, ballati in casa o in discoteca; magari remixati e arrangiati in stile contemporaneo. Testi accattivanti e ritmi scatenati sono stati sdoganati grazie all’immagine familiare ed educata che questa soubrette sempre sorridente ha saputo mantenere.

Il Sudamerica e la Rai

Dopo il successo in Italia viaggia alla conquista del mondo latino vincendo vari dischi d’oro e di Platino con le sue canzoni tradotte in lingua spagnola e portoghese.

Mamma Rai la lancia anche come presentatrice affidandole anche nuovi format di programmi TV, in varie fasce orarie. Anche qui riscuote molto successo: A raccontare comincia tu (2019), Carràmba Che sorpresa (1995), Pronto Raffaella? (1983) Hola Raffaella (in onda dal 1992 fino al 1994 in tutto il Sudamerica). E’ stata la regina del sabato sera, della domenica e di tutti i giorni all’ora di pranzo. Insomma ha calcato proprio tutti i tipi di palcoscenico. Il suo volto bucava la televisione; era poliedrica e riusciva a stregare anche i bambini con la sua allegria, anche grazie all’aiuto del personaggio di Topo Gigio.

Le rinunce e il suo lascito

Nella vita ha avuto solo due grandi amori: Gianni Boncompagni e Sergio Japino, suo destino sentimentale e professionale. Per il suo lavoro ha rinunciato a molto: una famiglia e dei figli in maniera consapevole; la Carrà voleva restare una soubrette fino in fondo. Ci lascia in dono l’abnegazione al lavoro, l’importanza di portare avanti i giovani e la voglia di comunicare imparando le lingue.

Buon viaggio Raffa. Addio Bionda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *