Riportato in vita l’enocione, lupo di 10.000 anni fa
La Colossal Biosciences è una azienda texana che recentemente ha affermato di aver “resuscitato” tre esemplari di metalupo ovvero un antenato del lupo, estinto 10.000 anni fa vissuto nel tardo Pleistocene.
Non si trattano di cloni ma solo di lupi grigi geneticamente modificati per assomigliare al loro antenato estinto.
Cos’è un “metalupo”?
Il nome scientifico di questa specie ormai estinta è Aenocyon dirus, più semplicemente detta enocione o “dire wolves”.
Si ritiene che la specie sia vissuta tra i 200 mila e 10 mila anni fa in Asia Orientale e nelle Americhe.
Secondo i fossili trovati si è stabilito che avessero le dimensioni di un lupo grigio e con un peso che arrivava ai 68 chili.
Possedevano denti grandi e affilati per cacciare cavalli e bisonti.
I lupi del Trono di Spade
Probabilmente il pubblico generale conoscerà questo animale poiché reso celebre dalla serie tv fantasy drammatica tratta dai romanzi di George R.R. Martin “Game of Thrones”.
Nella serie il metalupo è usato come stemma dalla famiglia Stark.
I tre “metalupi”
I tre “metalupi” o “dire wolves” sono composti da due maschi Romolo, Remo e una femmina di nome Khaleesi.
Il nome dato all’esemplare femminile è un ulteriore rimando a uno dei personaggi più popolari del franchise del Trono di Spade, Daenerys Targaryen.
Sono più grandi dei normali lupi, pesano circa 36 chili, misurano circa 1,20 metri di lunghezza e presentono un folto pelo bianco
Attualmente Romolo e Remo hanno 6 mesi mentre Khaleesi solo 2 e vivono in un’area protetta e segreta da qualche parte negli Stati Uniti.
Processo di “de estinzione”
Gli scenziati della Colossal Biosciences hanno estratto il genoma da due resti fossili dell’enocione: un dente e un osso dell’orecchio dissotterrati in America.
Successivamente gli scienziati hanno riscritto 14 geni chiave del lupo grigio per renderli più simili possibile a quelli del metalupo.
Il nucleo geneticamente modificato è stato poi inserito in un ovulo privo del nucleo.
Sono stati realizzati 45 ovuli modificati e una volta raggiunto lo stato embrionale sono stati inseriti negli uteri di due madri lupo.
Due embrioni, uno per ogni madre è stato accettato portando alla gravidanza.
L’estinzione è sconfitta?
Il prossimo passo dell’azienda è quello di lavorare sulla “resurrezione” di altri animali preistorici come il mammut.
Questa tecnica potrebbe impedire l’estinzione di alcune specie di animali a rischio.