Attualità

True crime: tutti pazzi per la cronaca nera

“True crime” è un espressione che viene utilizzata per indicare contenuti che hanno trasformato la cronaca nera in un vero e proprio intrattenimento. Fino a qualche anno fa le storie di crimini erano qualcosa di cui sentivamo parlare solo in tv, mentre oggi si registrano milioni di visualizzazioni di podcast e video che si occupano di storie e racconti noir.

Il true crime nella storia della televisione italiana

I primi programmi di cronaca nera trasmessi dalla tv italiana sono stati “Blu Notte” (andato in onda dal 1998 al 2012) e “Profondo Nero” (dal 2015 al 2017) di Carlo Lucarelli, “Storie Maledette” (17 edizioni, dal 1994 al 2020) di Franca Leosini, “Un giorno in Pretura” (ancora trasmesso, dal 1988) di Roberta Petrelluzzi: sono stati questi i programmi che per primi hanno parlato di omicidi e di violenze brutali. Lucarelli in un’intervista rilasciata nel 2020 al The Wise Magazine ha dichiarato che “il noir è una macchina narrativa quasi perfetta. Se raccontassi una storia, iniziando con un mistero, svelando piano piano i particolari e facendo crescere la tensione, ovviamente questo sarebbe attraente per chi mi ascolta”.

Tutti un po’ investigatori

Patiti di cronaca nera, siamo inchiodati alle serie tv come “CSI”, dedicate al giallo e al mistero, o alle trasmissioni televisive come “Chi l’ha visto?”. Siamo diventati un po’ tutti investigatori. Noi italiani siamo i più appassionati di cronaca nera e ne consumiamo grandi dosi grazie anche a speciali di approfondimento, tg, serie televisive basate proprio su crimini realmente commessi; ma anche quotidiani, libri e, da qualche anno, anche tramite i podcast. Ciò viene confermato dai dati dell’Osservatorio AGCOM sul primo bimestre 2019, secondo i quali è la criminalità il tema più trattato dalle pagine social delle testate giornalistiche. Da un lato il crimine ci disgusta, dall’altro ci attrae e ci affascina al punto che vogliamo scoprire ogni minimo dettaglio dell’omicidio. E sono proprio le immagini e le notizie più scioccanti e terribili ad attirare un gran numero di lettori e/o spettatori.

Quando la cronaca nera diventa intrattenimento online

Nell’ultimo periodo è in crescita (non solo in Italia) il mercato dei podcast che trattano di crimini realmente accaduti, di omicidi, delitti e crudeli assassini. Oggi le storie di crimini sono molto popolari, grazie anche al fatto che questo genere ha saputo prendere una nuova strada. Si pensi, ad esempio, a Elisa De Marco (in arte Elisa True Crime) che racconta in rete casi di crimini efferati, con un linguaggio semplice e chiaro, accessibile a tutti, riscuotendo un grandissimo successo (il suo canale YouTube ha 800.000 iscritti e 70 milioni di visualizzazioni, molto ascoltato anche il suo podcast per Radio Deejay), pur non essendo una criminologa, ma semplicemente un’appassionata di cronaca nera. Tra i prodotti di intrattenimento del genere non ci sono solo però i podcast, ma anche libri e serie tv. Gli show true crime sono tra i più visti anche sulle maggiori piattaforme streaming: su Netflix sono aumentati di gran lunga negli ultimi anni i documentari, le serie tv e i film che raccontano storie di serial killer e di criminali realmente esistiti. In questo tipo di serie tv di solito vengono mischiati diversi generi: dal documentario al thriller, con sfumature horror. Spesso vi troviamo testimoni, video e registrazioni autentiche, ricostruzioni precise; altre volte invece la narrazione viene leggermente romanzata, ma rimane sempre il confine tra la normalità e la follia.

Gabriella Villella Rodio

Studentessa di scienze della comunicazione con indirizzo giornalismo. Amante della cronaca nera, dei viaggi, della scoperta del mondo, del cinema e delle serie tv. In tutto ciò che faccio ci metto sempre il cuore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *