Attualità

Botti di Capodanno, un tormento per gli animali

Il Capodanno è spesso celebrato con gioia e festeggiamenti, e i fuochi d’artificio sono diventati un elemento iconico di questa tradizione. Tuttavia, dietro lo spettacolo di luci e colori, c’è una triste realtà: i fuochi d’artificio hanno un impatto negativo sugli animali, mettendo a rischio la vita di molte specie, sia selvatiche sia domestiche.

Questo perché tutti gli animali possiedono un apparato uditivo estremamente sviluppato e delicato, con una gamma delle frequenze udibili di gran lunga superiore a quella dell’uomo. Mentre un essere umano può percepire suoni compresi tra i 15 hertz di infrasuoni e oltre i 15.000 hertz di ultrasuoni, gli animali possono infatti percepire frequenze tra i 60.000 e i 70.000 hertz: ciò rende evidente quanto gli animali siano particolarmente a rischio quando si tratta di rumori forti e improvvisi, come lo sono quelli dei fuochi d’artificio.

Impatti sulla fauna selvatica

I botti di fine anno, così come i fuochi pirotecnici, sono particolarmente dannosi per la fauna selvatica. Uccelli, mammiferi e insetti spesso entrano in uno stato di panico, fuggendo dai loro rifugi naturali e perdendo il senso dell’orientamento; questo può portare a collisioni con edifici, vetrate o veicoli, aumentando il rischio di ferite o di incidenti mortali.

Gli uccelli sono particolarmente vulnerabili: molti di loro, colpiti dall’ansia e dalla paura, possono abbandonare i loro nidi; inoltre, i fuochi d’artificio possono disturbare gli uccelli migratori, influenzando i loro schemi di volo e interferendo con le loro rotte di migrazione.

Anche in casa…

Ma non sono solo gli animali selvatici a subire le conseguenze di botti e fuochi d’artificio. Gli animali domestici, in particolare cani e gatti, spesso reagiscono con terrore ai forti rumori dei fuochi d’artificio: molti di loro fuggono spaventati, fino a perdersi o a essere coinvolti in incidenti stradali. Uno stato di ansia che può causargli danni fisici e psicologici duraturi.

Vulnerabilità degli animali randagi 

I fuochi d’artificio hanno un impatto negativo anche sugli animali randagi (già esposti a numerosi pericoli nella loro lotta per la sopravvivenza quotidiana), poiché non hanno un posto sicuro dove nascondersi o modo di allontanarsi dai rumori.

Come possiamo tutelare gli animali? 

Una soluzione potrebbe essere l’adozione di pratiche alternative più rispettose per gli animali, come spettacoli di luci silenziose o eventi pirotecnici meno invasivi. Si tratta di pratiche che hanno già, da qualche anno, preso piede in alcune zone d’Italia: Collecchio, Rieti, Olbia, Manarola, sono ad esempio tra i comuni che vietano l’uso di fuochi pirotecnici, ad eccezione di quelli silenziosi, accompagnati da giochi di luce e musica. Numerose città, tra cui Foggia, Avellino, Civitavecchia, Massa Carrara, hanno emesso ordinanze per il totale divieto di botti nella notte di Capodanno. Anche zone come la Maremma e la Valtellina, ideali per le vacanze con gli animali, proibiscono l’uso di fuochi d’artificio per non dare fastidio a cavalli e ad altri animali da allevamento.

Una responsabilità condivisa 

È importante infine che le persone conoscano i rischi e i pericoli per gli animali legati all’uso dei fuochi d’artificio: una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità possono contribuire a proteggere gli animali domestici e selvatici durante i festeggiamenti di Capodanno, assicurando che la gioia delle festività non comporti disagi per gli esseri viventi con cui condividiamo il pianeta. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *