Iris Apfel: un’icona della moda di New York
Iris Apfel, personaggio chiave della moda statunitense, musa di molti stilisti, esperta di costume e stile. Amante del colore e degli abbinamenti azzardati, patita di bijoux (in particolare di quelli etnici), inseparabile dai suoi grandi occhiali tondi dalla montatura nera e dal rossetto rosso vivo. In un’intervista rilasciata al Guardian ha dichiarato di non essere mai stata fan di Coco Chanel.
Chi è Iris Apfel
Iris Apfel nasce il 29 agosto del 1921, nel quartiere Astoria di New York. Mentre frequenta l’accademia d’arte presso l’università del Wisconsin-Madison, Iris inizia a collaborare con la rivista Women’s Wear Day, considerata la “Bibbia della moda”. Fin da subito si distingue per le sue scelte originali e stravaganti, grazie alle quali viene incoronata fashion icon.
Conosce la notorietà in età adulta. Da subito rifiuta di adeguarsi al classico immaginario della donna matura newyorkese, chic e understate, preferendo premere con un tocco sempre personalissimo sull’eccentricità, originalità, anticonformismo e stravaganza. Il suo motto è “More is more & Less is a Bore”. Anticipa le tendenze e non passa mai inosservata, sdoganando un eccesso sempre di classe e mai pacchiano. Ha fatto dell’eclettismo e della ricerca la sua cifra stilistica.
Il matrimonio e la carriera
Nel 1948 sposa Carl Apfel, con il quale dà vita all’azienda tessile Old Wild Weavers, attiva fino al 1992, anno nel quale Iris smette di lavorare. Inizia così la seconda fase della sua carriera, che la vede firmare un contratto da modella con l’agenzia IMG all’età di 97 anni, per la quale ha continuato a sfilare anche in sedia a rotelle. All’età di 91 anni è diventata la più anziana star da copertina della rivista Dazed. Negli ultimi anni ha recitato in campagne per H&M, ebay e Citroen. A 101 anni ha realizzato la sua prima campagna di bellezza, collaborando con Ciaté London per una linea di trucchi.
È stata la prima a fare dei jeans un indumento formale. Ha lavorato anche come interior design e disegnatrice di tessuti, curando gli interni della Casa Bianca durante le presidenze di nove presidenti (da Truman a Clinton), e delle case di alcune star (per esempio di Estee Lauder).
Durante la sua carriera è stata considerata dalla stampa statunitense un’icona della moda. Nel 2005, The Costume Institute ha organizzato una mostra dedicata ai suoi look, intitolata “Rara Avis: The Irriverent Iris Apfel”, presentata al Metropolitan Museum of Art di New York. Ha collaborato con tanti stilisti, dando vita a molte collezioni, ma è diventata nota al grande pubblico internazionale in particolare dopo lo spot dell’automobile DS3 di Citroen. Le è stata dedicata anche una Barbie. E’ morta a Palm Beach, in Florida, il primo marzo scorso all’età di 102 anni.
Un documentario dedicato alla sua vita
Nel 2014 il regista Alber Maysles ha realizzato un documentario dedicato alla sua vita dal titolo “Iris”. Alcuni anni dopo, nel 2019, lei stessa si è raccontata in un’autobiografia dal titolo “Icona per caso. Riflessioni di una star della terza età”, nella quale ha scritto queste parole: «Mi rifiuto di diventare una vecchia bacucca; mi sono autoproclamata “l’adolescente più attempata del mondo” e ho intenzione di continuare così».
Iris è rimasta infatti perennemente giovane nel cuore. Amava essere la persona su cui tutti gli occhi erano puntati, che fosse in prima fila nella moda, alla première di un film o semplicemente mentre faceva shopping sulla Fifth Avenue.