Istruzione: il diritto che garantisce tutela
Istruzione, scuola, educazione, cultura sono concetti che possono apparire scontati ed elementari ma portano sulle spalle grandi evoluzioni storiche, continue questioni sociali e nuovi aggiornamenti che arrivano fino ai giorni nostri.
Quando parliamo di istruzione facciamo riferimento a quell’attività volta ad insegnare a giovani ed adulti, presso scuole pubbliche e private, nozioni, concetti, modelli di pensiero che lungo il percorso formativo di ciscuno diventano via via più elaborati e complessi.
Le prime forme di istruzione sono impartite già intorno al 2000 a.C. in Egitto, allo scopo di formare giovani esperti ad amministrare lo Stato e verso la metà del II secolo a.C., quando nascono a Roma, le prime scuole pubbliche.
Se è vero dunque che la scuola in senso lato esiste da millenni, il sistema di istruzione e formazione italiano nasce con l’Unità d’Italia nel 1861 con la legge “Casati”, che apporta alla scuola elementare il carattere della gratuità e dell’obbligatorietà.
Da sempre l’uomo dà molta importanza alla cultura e all’istruzione, ma per secoli sono sempre state riservate a uomini ricchi e nobili, per il semplice motivo che per chi governava la propria città era più facile imporre e far rispettare delle regole al cospetto di un popolo di ignoranti, non in grado di opporsi, ribellarsi e far valere le proprie idee.
Oggi l’insegnamento è diffuso in quasi tutto il mondo ad eccezione di quei luoghi in cui ancora molte bambine vengono private dell’istruzione e lottano quotidianamente sia per poter andare a scuola sia per andarci gratuitamente.
Esistono garanzie a tutela dei minori?
Nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” con la ratifica di 193 Stati, affrontando questioni riguardanti la protezione, lo sviluppo, la sicurezza, l’istruzione, la salute dei fanciulli.
Tutti i bambini del mondo hanno il diritto di andare a scuola, di ricevere un’istruzione primaria e gratuita, di imparare un mestiere, di scegliere la propria religione, di mantenere la propria cultura, di essere protetti da tutto ciò che può esser loro dannoso.
Tutto ciò significa che è necessario assicurare ad ogni bambino la conoscenza di tutti i diritti scritti all’interno della stessa Convenzione.
Il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale di ogni individuo, indipendentemente dalla religione, dal sesso, dalle origini e permette di promuovere la tolleranza, la pace e l’unità tra le Nazioni.
Quando parliamo di diritto universale alla formazione non ci riferiamo al semplice apprendimento scolastico, ma alla ricerca di strumenti che possano favorire lo sviluppo della personalità e le attitudini mentali e fisiche del fanciullo. Quest’ultimo deve imparare a conoscere anche il rispetto per gli altri e per sé stesso in riferimento alla lingua, all’identità, ai valori culturali, alla religione.
Analfabetismo e povertà
Purtroppo nel XXI secolo è possibile stimare che circa 387 milioni di bambini non sappiano leggere, scrivere e svolgere operazioni tra le più elementari e per questo sono da considerarsi analfabeti.
Si tratta di numeri davvero inauditi che sono da ricondurre a un quadro sociale di deprivazione, laddove le scuole sono inesistenti o sono troppo care o sono troppo lontane.
Allo stesso tempo in alcuni specifici casi è possibile che causa di tale analfabetismo sia dovuto alla volontà dei genitori che non comprendono l’importanza dell’istruzione e preferiscono mandare i figli a lavorare o a svolgere le faccende di casa. Si tratta in ogni caso di un quadro sociale segnato da povertà e alfabetismo: l’individuo che non ha conoscenze non riconosce i suoi diritti e l’individuo che non è stato istruito ha poche possibilità di trovare un lavoro dignitoso; siamo di fronte ad un vero e proprio circolo vizioso.
Il diritto all’istruzione è un diritto riconosciuto come fondamentale ed inalienabile della persona e proprio per tale motivo il giorno 20 Novembre si celebra la “Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, che ha lo scopo di rammentare, che tutti i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono anche protetti e tutelati.