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Ansia, panico? da ChatGPT un aiuto, ma serve lo psicologo

Nel mondo meraviglioso e un po’ ansiogeno della tecnologia, dove anche il mio frigo ha più memoria di me durante un esame orale, ChatGPT è diventato il confidente preferito di molti. È sempre disponibile, non giudica e soprattutto non ti chiede 80 euro a seduta. Capisco l’entusiasmo, chi non vorrebbe una spalla virtuale su cui piangere alle tre di notte, senza dover spiegare a Google Maps dove trovare lo studio più vicino?

I pro

I pro ci sono: ChatGPT può offrire supporto immediato, suggerimenti pratici per la gestione dell’ansia, spiegare cosa sia un attacco di panico meglio del cugino che ha “letto una cosa su Instagram”. È utile per chi è alla ricerca di informazioni o per chi ha bisogno urgente di parlare, quando l’unico essere vivente sveglio in casa è il cane; e spoiler ti ignora, alle tre di notte vuole dormire anche lui.

Ma, e questo è un “ma” grande quanto il DSM-5, non è uno psicologo. Non ha empatia vera, non ti guarda negli occhi, non coglie sfumature corporee o silenzi pieni di senso. Non ha studiato per cinque anni, non ha fatto tirocini, supervisioni, esami, né ha mai pianto su un manuale di psicodiagnostica.

I contro

Oltre al rischio di ricevere risposte generiche o sbagliate, c’è il paradosso della psicoterapia fai-da-te, pensare che basti una chat per risolvere traumi, depressione o ansia cronica: è come cercare di curare una frattura con un cerotto di Topolino. Carino, ma inadatto.

AI, uno strumento, ma non una soluzione


Ironia della sorte: proprio mentre aumentano le app di auto-aiuto, cresce anche la domanda di professionisti umani. Forse, in fondo, ci manca più la relazione che la risposta.

ChatGPT può essere uno strumento, non una soluzione. Il rischio è credere che parlare con un algoritmo equivalga a un percorso psicologico vero. Come confondere una pizza surgelata con quella della nonna: sembrano simili, ma il sapore e la cura non sono neanche lontanamente paragonabili.

Quindi, usatelo pure, ma se sentite che qualcosa non va, cercate una persona in carne, ossa e soprattutto empatia.

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