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La leadership gentile come modello da seguire: il terzo incontro dei “Dialoghi sulla gentilezza”

Giovedì 11 Maggio 2023, l’Auditorium del Massimo di Roma ha ospitato il terzo e ultimo appuntamento del ciclo di incontri “Dialoghi sulla gentilezza”, organizzati dall’Università LUMSA di Roma. L’argomento centrale dell’evento è stato la “Leadership gentile”, su cui hanno discusso accademici ed esperti della comunicazione, della formazione e della psicologia.

All’incontro hanno partecipato i professori Gennaro Iasevoli, Prorettore alla Ricerca e all’Internazionalizzazione, Università LUMSA; Paula Benevene, Presidente del Corso di laurea magistrale in Psicologia del lavoro e del benessere organizzativo, Università LUMSA; Gabriella Agrusti, Presidente del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, Università LUMSA; Pietro Cum, Amministratore delegato di ELIS; Guido Stratta, fondatore dell’Accademia della gentilezza e Direttore People and Organization del Gruppo Enel. Il moderatore dell’incontro è stato il professor Edoardo Bellafiore, docente di Linguistica e Galateo digitale presso l’Università LUMSA.

Il concetto di leadership gentile

Da punti di vista diversi, i relatori hanno affrontato il concetto di Leadership gentile, sottolineando in particolare l’importanza di un approccio basato sulla gentilezza e sulla collaborazione nel contesto aziendale e, più in generale, nella società. In sostanza, nei diversi interventi, i relatori hanno evidenziato come un “leader gentile” possa influenzare positivamente il clima organizzativo, favorire la motivazione e migliorare la produttività del team.

Guido Stratta: l’esperto

Al centro dell’evento, l’intervento di Guido Stratta, esperto di Leadership gentile, che ha sottolineato quanto la motivazione sia fondamentale in questo tipo di leadership. La motivazione è un fattore endogeno, perché è radicata all’interno dell’individuo: affinché una persona “funzioni” al meglio, deve fare ciò che ama e farlo bene. Ciò implica che la motivazione derivi da una connessione personale con l’attività svolta, portando ad un maggiore impegno e risultati positivi. Inoltre, ha proseguito Stratta, la gentilezza si può misurare nell’intenzione di agire in modo gentile. Ma, per animare di gentilezza un’intenzione, è necessario essere autentici, mostrando sincerità e genuinità nelle proprie azioni: la gentilezza consiste nel donare qualcosa di autentico all’altro, senza aspettarsi nulla in cambio.

Stratta è poi passato a un altro tema: la gentilezza in un mondo che non sempre è gentile, perché spesso animato da cinismo, argomento a cui il fondatore dell’Accademia della gentilezza ha dedicato il suo libro dal titolo “Ri-Evoluzione”, pubblicato nel 2021. A questo proposito, Guido Stratta ha sottolineato in primo luogo quanto sia importante rompere il circuito della cattiveria presente nella società, adottando una prospettiva di gentilezza e di cambiamento. Nella parte conclusiva del suo intervento, Stratta si è voluto soffermare su un ultimo aspetto: l’applicazione della gentilezza nei contesti educativi, l’importanza cioè di insegnare e promuovere la gentilezza fin dalla giovane età, per contribuire a creare un ambiente educativo più positivo e inclusivo, dove i valori di gentilezza e rispetto reciproco sono prioritari.

“Io ti guardo per quello che sei, tu esprimiti al meglio”

Durante il suo discorso, Guido Stratta ha condiviso con i presenti una frase di grande significato, che ha suscitato una riflessione profonda tra gli studenti e i docenti intervenuti all’incontro: “Io ti guardo per quello che sei, tu esprimiti al meglio”. Una frase che solleva l’importante quesito su cosa succederebbe se collegassimo l’azione con l’autenticità e la motivazione con l’azione stessa. In altre parole, Stratta suggerisce che quando siamo in grado di guardare gli altri per ciò che realmente sono, permettendo loro di esprimersi al massimo delle loro capacità, si crea un ambiente che favorisce l’interazione autentica e la crescita reciproca. Questo aspetto suscita ulteriori interrogativi sul legame tra ciò che facciamo e ciò che sentiamo, e su come la motivazione può influenzare il nostro modo di agire.

Insomma, a voler sintetizzare il pensiero di Guido Stratta sulla gentilezza, si può dire quanto sia importante agire in modo autentico, donando gentilezza agli altri (nonostante le sfide e l’ambiente circostante); promuovere un approccio motivato dalla gentilezza; essere tutti noi agenti di cambiamento positivo nel mondo.

Il ciclo di incontri “Dialoghi sulla gentilezza” si è concluso con successo, offrendo spunti di riflessione su come adottare una leadership basata su valori positivi e di umanità. L’evento ha davvero offerto un’occasione preziosa per esplorare le diverse prospettive sulla gentilezza e per promuovere una cultura organizzativa che incoraggi la collaborazione e il rispetto reciproco.

A cura di Jennifer Pavia

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