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Lady D, 25 anni dopo una docu-serie

Il 31 agosto saranno 25 anni senza l’amata principessa del popolo Diana Spencer. “Investigating diana: Death in Paris” è il titolo della nuova docu-serie, prodotta da Channel 4 e Discovery plus, che ritorna all’agosto del 1997, alla notte in cui Lady Diana, il suo compagno Dodi Al-Fayed e il conducente della Mercedes nera 280 classe che li scortava, persero tragicamente la vita a causa del violento impatto avvenuto nel tunnel parigino lungo la Senna.

Sono tante le ricostruzioni, altrettante le incertezze e le assurde teorie complottiste, che tutt’oggi oscurano la vicenda, ma c’è un nuovo dettaglio, rivelato dalla serie britannica, che cerca di fare luce: la Mishcon Note, il messaggio in cui Lady D avrebbe preannunciato la sua  morte.

Cos’è la Mishcon note?

Ben due anni prima dell’incidente nell’autunno del 1995, la principessa del Galles, durante un incontro con il suo legale Victor Mishcon (da cui il nome del messaggio), avrebbe comunicato di sentirsi in pericolo e che qualcuno, secondo proprie fonti attendibili non specificate, stava cercando di “sbarazzarsi di lei” provocando un incidente stradale. A confermare questo sentimento di timore è anche la sua ex guardia del corpo Lee Sansum.

Il messaggio che tardò ad arrivare

Tuttavia, come raccontato nel documentario, il messaggio sarebbe arrivato nelle mani degli inquirenti francesi soltanto sei anni dopo la scomparsa di Lady D: Mishcon non aveva preso sul serio quella dichiarazione, pensando che fosse soltanto paranoica.

Sebbene Lady D sia stata una donna iconica amata in tutto il mondo, non è un caso che ci si riferisse a lei con l’appellativo di “principessa triste”, considerando il suo vissuto burrascoso: la sua infanzia infelice, il difficile matrimonio con il principe Carlo hanno avuto un impatto non indifferente sulla sua serenità: la bulimia nervosa di cui soffriva ne è la prova.

Le parole del produttore esecutivo

L’intento di “investigating Diana: Death in Paris” non è soltanto quello di ricostruire la vicenda e celebrare la vita della principessa più amata d’Inghilterra, come ha dichiarato Henry Singer, produttore esecutivo: “Per noi è stato molto importante lavorare a questa serie, non solo perché desideriamo mettere a tacere le teorie della cospirazione che continuano a oscurare questa vicenda, ma anche perché questa storia è una finestra sul mondo di oggi, dove questi complotti non rimangono nei meandri di internet, ma diventano di dominio pubblico”.

Rossella Di Gilio

Classe 99, lucana. Studio Marketing & Digital communication. Determinata, curiosa, con la risposta pronta e la passione per il giornalismo.

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