Cultura

Ferrari, in un film la sua vita e il suo mito 

Lo scorso dicembre l’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello ha ospitato la prima nazionale del film “Ferrari”, l’attesissimo film diretto da Michael Mann, tratto dal libro “Enzo Ferrari- The Man and The Machine”, scritto da Brock Yates nel 1991.

Trama e interpreti

Il film è ambientato nell’estate del 1957 e racconta il periodo di profonda crisi professionale vissuto dall’ex pilota Enzo Ferrari, dopo che la bancarotta ha fatto capitolare l’azienda fondata da lui e sua moglie Laura soltanto dieci anni prima. Oltre ai problemi professionali ci sono anche i guai familiari: il tempestoso matrimonio tra Enzo e Laura è in crisi, tra la perdita prematura del figlio ventiquattrenne Dino (morto l’anno precedente per una distrofia) e la scoperta che Enzo aveva avuto un secondo figlio (Piero), nato nel 1945 a seguito di una relazione extraconiugale.

In questo momento così delicato Ferrari crede che una cosa possa risolvere i suoi problemi: scommettere tutto ciò che ha in una gara automobilistica, che percorre tutta l’Italia in 1000 miglia (da Brescia a Roma e ritorno), passata poi alla storia, appunto, come Mille Miglia.

Periodo duro dunque per Ferrari che durante la preparazione alla corsa doveva allo stesso tempo evitare l’argomento vita privata e le continue accuse da parte dei giornalisti di essere un “Saturno che divora i suoi figli”, in quanto non era raro che molti piloti perdessero la vita proprio a bordo di una Ferrari.

Un impeccabile Adam Driver interpreta il ruolo di Enzo e della sua “poker face”: occhiali neri, giacca e cravatta, sguardo alto e capelli laccati, all’apparenza impenetrabile. Mentre la moglie e socia Laura Garello è interpretata dalla fantastica Penelope Cruz (premio Oscar), e l’amante Lina Lardi dall’attrice statunitense Shailene Woodley.

Perché vederlo

Il film nel complesso è un carico di emozioni, riesce a catturare lo spettatore dal primo momento fino alla fine, nonostante non ci siano particolari scene d’azione. Ciò che colpisce in particolare è la capacità di Mann di mettere in scena le contraddizioni e le fragilità dell’italiano Enzo Ferrari, uno dei volti italiani più conosciuti al mondo, il creatore dell’auto sportiva e di lusso più iconica al mondo: un vero e proprio mito. Il cast stellare del film e le bellissime immagini girate tra Modena e Reggio Emilia fanno il resto.

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