Cultura

San Valentino: la romantica tradizione della “posta di Giulietta”

Cara Giulietta, Dear Juliet, Querida Julieta… da tutto il mondo, ogni anno, sono centinaia e centinaia le lettere inviate a Verona per la ricorrenza di San Valentino, patrono degli innamorati, indirizzate a Giulietta Capuleti, protagonista femminile della tragica storia di “Romeo e Giulietta”. 

Da tanti anni, infatti, si celebra la “Posta di Giulietta”, un concorso letterario in cui vengono scelte le tre lettere più toccanti tra quelle ricevute ogni anno (circa diecimila). Di questo “straordinario fenomeno epistolare” si occupa una giuria composta dalle cosiddette “segretarie di Giulietta”, una  che, negli uffici del club a lei dedicato a Verona, leggono, traducono e rispondono alle diverse missive che ogni anno arrivano. Lettere che chiedono consigli d’amore o che raccontano storie d’amore, storie che fanno sorridere e altre che feriscono. 

Giulietta, simbolo dell’amore e della città di Verona, dà vita a un fenomeno epistolare unico e spontaneo, in continua crescita, che ha ispirato romanzi e film, come il celebre “Letters to Juliet”, pellicola del 2010 di Gary Winick, tratta dall’omonimo romanzo di Lise e Ceil Friedman.

Nonostante il nostro tempo sia così tecnologico, dominato da messaggi veloci e simultanei, le lettere scritte a mano continuano ad essere un mezzo privilegiato cui affidare i propri sentimenti, e tante sono le persone che in tutto il mondo prendono carta e penna per scrivere a Giulietta.

La tragica storia d’amore di Romeo e Giulietta

La celebre storia di Romeo e Giulietta è famosa in tutto il mondo grazie alla tragedia scritta da William Shakespeare (“Romeo and Juliet”), tra il 1594 e il 1596. L’opera racconta la storia d’amore impossibile e commovente di Giulietta, unica figlia della famiglia Capuleti, ricchi commercianti di Verona, e di Romeo, giovane appartenente alla famiglia Montecchi, antagonista di quella dei Capuleti. I due si innamorano perdutamente ad una festa e architettano una fuga insieme che terminerà, però, in modo tragico: a causa di una serie di malintesi, infatti, Romeo crederà che Giulietta sia morta, decidendo così di togliersi la vita. Al suo risveglio, Giulietta, vedendo Romeo morto, si suiciderà. La tragedia si conclude con la riconciliazione delle due famiglie ma, per i giovani amanti, è ormai troppo tardi.

A fare da cornice alla storia è la città di Verona, che per questo motivo viene chiamata la “città dell’amore”: i luoghi dei due innamorati, la casa di Giulietta col famoso balcone, la sua tomba e la casa di Romeo, sono oggi tra le tappe obbligate per milioni di turisti che ogni anno visitano la città, nella speranza di rivivere quella passione amorosa di Romeo e Giulietta. L’appuntamento con l’amore è nella settimana che precede San Valentino: in quei giorni la città si veste di rosso e organizza una serie di eventi da non perdere: dalle feste in piazza agli spettacoli di musica e teatro. 

Come nasce la “Posta di Giulietta”?

Risale al 1930 la prima lettera destinata alla dolce Giulietta, ritrovata dal custode della sua tomba, Ettore Solimani, che da quel momento ha iniziato a raccogliere e a rispondere alle prime missive, firmandosi “Il segretario di Giulietta”. Il fenomeno epistolare è poi cresciuto in maniera “virale”, tanto da indire il concorso per la “Posta di Giulietta”, di cui ormai da molti anni si occupa il Club di Giulietta. Il club, nato nel 1972 grazie a Giulio Tamassia e alla sua passione per le tragedie shakespeariane, offre ai suoi membri l’opportunità di partecipare a diverse iniziative e attività legate al tema dell’amore tra le quali, oltre alla più nota “Posta di Giulietta”, troviamo anche il “Compleanno di Giulietta” e il premio letterario internazionale “Scrivere per Amore”, dedicato alla narrativa d’amore.

Inoltre, il club promuove l’ospitalità verso i visitatori della Casa di Giulietta e collabora con altre organizzazioni culturali per promuovere Verona come luogo simbolo dell’amore e di tutti gli innamorati.

Le lettere, spesso colorate e decorate, vengono appese sui muri della città, creando un affascinante mosaico proprio come accade con i lucchetti rossi d’amore.

Come posso far recapitare la mia lettera?

Chiunque può scrivere una lettera a Giulietta, inviandola via posta oppure lasciandola in una delle apposite cassette rosse che si trovano a Verona; per esempio, nel Museo degli Affreschi Cavalcaselle o nella Casa di Giulietta stessa. Le lettere vengono poi raccolte e portate al club di Giulietta dove il team di volontarie le legge, le traduce e, dopo aver dato risposta ad ognuna di esse, le conserva nell’archivio Club di Giulietta.

La credenza popolare vuole infatti che, se si lascia una dichiarazione d’amore nella posta di Giulietta, il desiderio di amore eterno verrà esaudito.

Questa tradizione romantica contribuisce a mantenere viva la magia della storia dei due innamorati e, attraverso la condivisione di messaggi d’amore e di luoghi carichi di emozioni, come la casa o il cortile di Giulietta, questo angolo di Verona continua a ispirare cuori e ad omaggiare una delle storie d’amore più celebri della letteratura mondiale.

Ludovica Marcucci

Studentessa di giornalismo con passione per lo sport e la cronaca nera. Determinata e costante, amo viaggiare e raccontare le storie che più mi hanno colpita.

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