Le isole pontine, piccoli tesori da esplorare
Le Isole Pontine sono un piccolo arcipelago di origine vulcanica nel Mar Tirreno, famose per le acque cristalline, le calette e le scogliere. L’arcipelago è composto da sei isole, tra le più grandi ci sono Ponza e Ventotene, con i loro borghi pittoreschi ricchi di storia. Le altre isole sono Palmarola, Zannone e Gavi, nessuna delle tre è abitata ma sono meta di numerose escursioni per le loro bellezze naturalistiche.
Le isole furono abitate sin dall’antichità e in epoca romana erano note come Pontinae insulae. Durante il Medioevo appartennero al Ducato di Gaeta e successivamente passarono al Regno di Napoli. L’arcipelago fu unito alla provincia di Latina solo nel 1934, durante il regime fascista.
Ponza: un rifugio tra mare e natura
Ponza è la più grande tra le Isole Pontine e anche la più conosciuta. Qui si concentrano alcune tra le spiagge più belle di tutto l’arcipelago. Le coste sono frastagliate e offrono piccole lingue di sabbia dove passare la giornata, o calette nascoste da esplorare. Ponza è ricca di scorci suggestivi, anche nel centro abitato: tra i vicoli del paese spiccano le facciate colorate delle case, che regalano uno scenario unico. Sull’isola ci sono diversi posti in cui godere del mare cristallino, come Chiaia di Luna, con la sua sabbia bianchissima, o la Baia di Cala Feola, nota per le piscine naturali scavate nella roccia. Infine, la spiaggia del Frontone è una tappa imperdibile: incorniciata da scogliere di tufo bianco a picco sul mare, offre un incredibile contrasto di colori tra le rocce chiare e le acque turchesi, creando un panorama da cartolina.
Ventotene: l’isola ricca di storia e di tradizioni
Ventotene, conosciuta già in epoca romana come Pandataria, deve il suo nome probabilmente a un antico tempio dedicato a una divinità locale. L’isola è nota anche per la sua storia di esili: da Giulia, figlia di Augusto, nel II secolo a.C., fino agli oppositori politici del fascismo, come Sandro Pertini, Alfiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Proprio questi ultimi, nel 1941, scrissero il famoso Manifesto di Ventotene, un documento per l’idea di un’Europa libera e unita. L’isola non è solo ricordata per il suo passato storico, ma soprattutto per il suo potenziale subacqueo. Ventotene, infatti, offre numerosi siti perfetti per le immersioni, con diversi punti adatti a tutti. Tra questi spicca Punta Pascone, una delle immersioni più semplici, a circa 25 metri di profondità. Un’altra meta interessante è la Secca dell’Archetto, che si trova a 300 metri dalla costa: un’immersione leggermente più impegnativa, ma comunque alla portata di molti. Ventotene custodisce una tradizione molto sentita: la Festa di Santa Candida, che si svolge ogni anno dal 10 al 20 settembre.
Durante la festa patronale, spicca tra gli eventi la tradizionale gara delle mongolfiere, chiamate “’o pallon”, realizzate a mano con carta velina e decorate dagli abitanti. Questa antica usanza, tramandata di generazione in generazione, è uno dei momenti più suggestivi e amati dell’isola.
Palmarola, Gavi e Zannone: le perle delle Isole Pontine
Palmarola è celebre per le sue grotte marine, le falesie colorate e le acque trasparenti: una meta da non perdere delle isole pontine. Gavi, la più piccola e disabitata, è uno scoglio verde e roccioso, ideale per immersioni ed esplorazioni in barca. Zannone, parte del Parco Nazionale del Circeo, è un’isola disabitata, ricca di vegetazione mediterranea.
Tutte le isole sono facilmente raggiungibili in barca, perfette per una giornata di esplorazione tra calette, grotte e acque cristalline. È il modo migliore per scoprire la loro bellezza incontaminata.