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I vaccini anti Covid-19 in Italia

Cosa sono e come funzionano i vaccini

I virus  sono dei parassiti endocellulari obbligati. Essi necessitano di una cellula ospite per replicarsi perché non sono in grado di farlo autonomamente. Causano pertanto un’infezione che può evolvere o meno in una malattia anche in base alla risposta difensiva del sistema immunitario dell’organismo: l’immunità innata, presente sin dalla nascita, o quella “acquisita”, che si sviluppa contro gli specifici agenti infettanti dopo esserne venuti a contatto. L’immunità acquisita si realizza dopo la prima infezione allo scopo di proteggerci dalle infezioni successive, ma può essere sviluppata preventivamente da un vaccino.

Il vaccino è un farmaco che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, deputati a combattere i microrganismi causa di malattia. In pratica, quando ci vacciniamo, il nostro corpo reagisce come se stesse affrontando un’infezione, senza tuttavia averla contratta. La propagazione del virus SARS-CoV-2 si potrà bloccare solo al raggiungimento della cosiddetta “immunità di gregge” cioè di un numero di soggetti immunizzati così alto da lasciargli poche possibilità di replicazione: in questo modo il virus tenderà a scomparire. Gli esperti calcolano che debba essere immune almeno il 70% della popolazione.

L’immunità viene conseguita contraendo l’infezione o vaccinandosi, quindi il vaccino rappresenta l’unica risorsa consistente per uscire rapidamente dalla pandemia.

I vaccini in Italia

A partire dal 21 dicembre 2020, dopo le necessarie autorizzazioni da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dal l’ AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), è iniziata la campagna vaccinale nel nostro Paese.

In Italia ci sono attualmente solo tre soluzioni vaccinali disponibili, prodotte dalle case farmaceutiche Pfizer, Moderna e Astra Zeneca.

Pfizer

Si chiama Cormirnaty (Pfizer e Biontech), è la prima apparsa sul mercato.

Caratteristiche

È un vaccino a RNA messaggero, ovvero utilizza questa molecola per far produrre all’ospite una proteina del virus che, riconosciuta come estranea, induce il sistema immunitario a preparare una risposta.

L’utilizzo è indicato dai 16 anni in su e viene somministrato attraverso una doppia iniezione intramuscolare a distanza di tre settimane (21 giorni).

Il suo utilizzo è previsto per le persone più esposte, come il personale sanitario, ospiti di RSA e ultraottantenni.

Efficacia

Gli studi parlano della riduzione del 95% di casi sintomatici di Covid-19 a partire da una settimana dopo la seconda iniezione. La durata della protezione è stimata tra i sei mesi e i due anni.

Prezzo

Ciascuna dose si aggira sui dodici euro.

Moderna

Si chiama mRna1273, Il 7 gennaio ha ottenuto il via libera dall’AIFA.

Caratteristiche

Simile al Pfizer-Bnt, anch’esso basato sul RNA messaggero.

Principali differenze

Indicata a persone dai 18 anni in su. Somministrato con due iniezioni a una distanza di ventotto giorni l’una dall’altra.

Efficacia

94,4%; si ritiene che il vaccino la possa garantire da due settimane dopo la seconda dose.

Prezzo

Per ciascuna dose è 14,68 euro.

Astra Zeneca

Il 29 gennaio è arrivato il vaccino ChAdOx1 nCOV19, sviluppato da AstraZenceca e dall’Università di Oxford.

Caratteristiche

Si basa su una tecnologia vaccinale meno nuova. È un adenovirus (comune causa di raffreddore) depotenziato (reso innocuo) che trasporta e fornisce alla cellula l’informazione necessaria per produrre la proteina spike del coronavirus, contro cui si svilupperà la risposta immunitaria. È destinato da subito al personale universitario e scolastico, alle forze dell’ordine, alle carceri, a chi soffre di patologie lievi. Anche qui occorrono due iniezioni intramuscolari, distanziate di almeno dieci settimane (meglio dodici) l’una dall’altra; autorizzato dai 18 anni ai 65 per le persone in buona salute.

Efficacia

La protezione inizia già dopo tre settimane dalla prima dose e arriva al suo massimo dopo due settimane dalla seconda iniezione. L’efficacia è un po’ inferiore (82%) ma il preparato è più semplice da conservare e gestire.

Prezzo

Il costo di una dose è pari 1,78 euro.

Differenze e analogie tra i vaccini

Le tre differenze più grandi riguardano la tecnologia di creazione del vaccino. Quello di Astra Zeneca è classico e più semplice e presenta alcune sostanziali differenze rispetto agli altri due: è un po’ meno efficace ma più facile da conservare, motivo per cui sarebbe l’unico dei tre ben disponibile anche negli ambulatori dei medici di famiglia. Ed è molto meno costoso (anche per una scelta strategica dell’azienda).

Il vantaggio maggiore dei vaccini “a mRNA” è che possono essere adattati più velocemente alle eventuali mutazioni del virus.

Il prezzo molto basso, invece, di quello a virus depotenziato (Astra Zeneca) sarebbe uno strumento importantissimo per le campagne vaccinali estese, anche nel mondo in via di sviluppo.

Attualmente sono in lavorazione e sperimentazione centinaia di altre formulazioni vaccinali che nel corso del 2021 potrebbero completare l’iter di validazione clinica e di approvazione dei propri prodotti.


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