Cultura

L’eterna bellezza di Canova 200 anni dopo la morte

Canova, scultore e pittore, nato a Possagno nel 1757e morto a Venezia il 13 ottobre 1822, è il maestro italiano del Neoclassicismo. Creatore di capolavori che trovano posto nei più importanti musei del mondo, dal Louvre all’Hermitage. Il 2022 è l’anno in cui ricorre il bicentenario della sua scomparsa e per celebrarlo sono stati stanziati 157 mila euro di fondi pubblici e diversi eventi sono stati organizzati per ricordare l’eterna bellezza di Canova in tutta Italia.

I capolavori di Canova

Tra le sue opere più note ricordiamo: Amore e Psiche, Teseo sul Minotauro, Adone e Venere, Ebe, Le tre Grazie, il Monumento funerario a Maria Cristina d’Austria, la Paolina Borghese, Ercole e Lica e la Venere Italica. Egli è riuscito a far rivivere attraverso il marmo la bellezza ideale, universale ed eterna.

Come nella scultura di Amore e Psiche, ispirata alla favola “l’asino d’oro” di Lucio Apuleio, Canova ha fermato nel marmo un attimo che rimane sospeso, due giovani corpi che non si stringono, ma si sfiorano con sottile erotismo, nell’attimo che precede il bacio. 

Tutte le sculture di Canova sono realizzate in marmo bianco e con un modellato armonioso ed estremamente levigato. Lo scopo di Canova era il raggiungimento della bellezza ideale, a cui i Greci erano pervenuti e di cui avevano scritto anche gli artisti del Rinascimento, cioè quella derivante da un’idea di bello. A tale bellezza si può arrivare tramite una buona tecnica scultorea e solo imitando la scultura classica.

Le celebrazioni per il bicentenario

Non mancheranno in tutta Italia mostre ed eventi per celebrare il bicentenario di Canova. 

Il comune di Possagno ha dato vita al progetto “Restauro e digitalizzazione del complesso architettonico canoviano“, ’iniziativa realizzata in collaborazione con il Museo Canova.

A Treviso, a marzo, il Museo Bailo ospiterà “L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico“ fino al 26 giugno. Presso i Musei Civici di Bassano del Grappa (Vi) è stata, invece, realizzata la digitalizzazione dell’intero Archivio Canoviano conservato presso la Biblioteca; accanto al capolavoro, assieme a dipinti, disegni e meravigliosi libri illustrati, un allestimento della mostra “Ebe Canova” con approfondimento sulla figura mitologica, simbolo dell’eterna giovinezza. Fino al 18 aprile 2022, il Mart di Rovereto celebra l’artista con la mostra dal titolo “Canova tra innocenza e peccato”

Federica Malivindi

Studentessa di Scienze della comunicazione con la passione per il giornalismo sportivo, amante della danza classica e dell'arte in generale.

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