Cultura

Matera capitale europea della cultura 2019, un anno dopo

Adistanza di un anno Matera si racconta attraverso le parole di Roberta Giuliano, Social Media Manager e Digital Communicator lucana. Roberta ha partecipato a questo grande evento non solo attraverso le pagine social (@igersmatera), ma anche attraverso le numerose attività che si sono svolte durante l’anno.

Quando ho conosciuto Roberta alcuni anni fa, ciò che mi ha colpito di più è stata la sua voglia di far risorgere come dalle ceneri una regione piccola e spesso dimentica, attraverso i social e non solo, con iniziative atte a mettere in luce tutto ciò che la Basilicata può offrire. Per questo ho deciso di scegliere lei come esponente di un grande percorso di crescita di una piccola, ma ormai grande realtà.

Come si è preparata la città alla candidatura?

Il percorso di Matera è partito da molto lontano. Già intorno al 2010-2011, se non erro, quello che allora era prima un gruppo di persone e poi un Comitato promotore si è mosso organizzando una serie di incontri per informare i cittadini di Matera e dell’intero territorio regionale su quanto stesse accadendo, su cosa significasse essere candidati al titolo di Capitale europea della Cultura e su quelle che potessero essere le azioni da intraprendere. Sono così cominciate a nascere le prime connessioni e riflessioni intorno al tema, che via via si sono sviluppate in una serie di iniziative che fungessero da collante tra le persone coinvolte e le proprie realtà e volontà locali. L’innovazione che tenesse conto delle radici, però, è sempre stato un punto di forza, tanto che da lì a poco nacque una delle prime community virtuali e il web team Matera 2019, una piattaforma e una rete ad adesione libere e spontanee, tramite le quali era possibile partecipare con le proprie proposte, idee o solo facendosi veicolo di informazioni sui temi. Personalmente ho quasi da subito aderito a questo percorso, dapprima con l’Associazione Pensiero Attivo di Ferrandina e poi anche da sola: si trattava di un momento troppo importante per ignorarlo! E così hanno fatto tante altre persone, tra primi fuochi, abbandoni, ritorni e resistenza ad oltranza!


Come è stato pubblicizzato l’evento via web?

Come dicevo, l’innovazione, il web e il digitale sono stati elementi cardine del percorso che ha portato Matera ad essere eletta e a raccontarsi nel (oltre che ad essere raccontata dal) mondo intero. Tutto lo straordinario percorso sviluppatosi nella fase di candidatura si è ripetuto, tra alti e bassi, dapprima nel periodo intercorso tra il 2014 (anno della proclamazione) e il 2018, e poi anche nel 2019. L’Ufficio stampa, il reparto della comunicazione digitale, il sito web e la piattaforma virtuale dedicata agli eventi Matera Events: questi quattro elementi hanno sicuramente costituito la chiave di volta di una comunicazione digitale istituzionale sempre attiva, frutto di una strategia programmata e ben studiata per web e piattaforme di social networking, soprattutto per mantenere sempre alta l’attenzione di un corposo, capillare e diffuso storytelling.

A questo va aggiunto anche il prezioso contributo dei Volontari digitali del Web Team di Matera 2019 (una sezione del ben più numeroso gruppo di Volontari 2019) che, durante tutto il percorso prima e durante Matera 2019, hanno promosso il programma culturale contribuendo al racconto digitale tramite i propri account personali, partecipando soprattutto live agli eventi o muovendosi anche da remoto. Inoltre, importante è ricordare anche lo sbarco, prima tra tutte le altre Capitali europee della Cultura, di Matera 2019 sulla piattaforma di Google Arts & Culture, un immenso museo digitale promosso da Google e dedicato alla cultura prodotta dalle più grandi istituzioni del mondo. Ma, oltre a questo, è importantissimo ricordare l’occhio di riguardo nei confronti delle innovazioni digitali che sfiorano, contribuiscono o influenzano li percorsi digitali oggi e che hanno avuto ruoli fondamentali nelle proposte culturali: Open Data, coding, progettazione e stampa 3D e pensiero computazionale quali elementi importanti nella didattica scolastica in progetti come “Patrimonio in gioco”, promozione della cultura digitale e innovativa con varie esperienze di realtà aumentata e simili, urban game coadiuvati dai più moderni supporti informatici e… chi più ne ha, ne metta!  


Oltre Matera sono stati valorizzati anche gli altri piccoli comuni lucani?

Nel ricco programma culturale ci sono stati tanti eventi che hanno portato Matera 2019 in giro per la regione così come per l’Italia, occasioni affidate alla scena creativa lucana o frutto di co-produzioni. Oltre ai “Progetti di Comunità”, che hanno visto tante realtà culturali cittadine e regionali cogliere l’occasione per mettersi in gioco con progettualità molto interessanti, anche il progetto “Capitale per un giorno” ha offerto a quasi tutti i comuni lucani l’occasione di valorizzarsi condividendo per uno, due o tre giorni lo “scettro” di Capitale europea della Cultura con Matera. Probabilmente c’è stato chi è riuscito ad emergere di più o di meno, questo è vero (e molto è sicuramente dipeso anche dalle amministrazioni e situazioni locali), se non strettamente legati alla programmazione di Matera 2019, tanti paesi della provincia di Matera e Potenza hanno goduto di un grande momento di notorietà e riscoperta anche a livello turistico.


Quali sono stati gli eventi più importanti che si sono susseguiti durante l’anno?

Le mostre, come “Rinascimento Visto da Sud” ospitata presso il Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna di Palazzo Lanfranchi; i progetti teatrali di “Purgatorio” e “Abitare l’Opera”, che hanno visto la partecipazione attiva quali attori anche dei cittadini, e i grandi concerti e le performance alla Cava del Sole. Secondo l’indagine sulla percezione di Matera Capitale europea della Cultura condotta da Datacontact su un campione di quasi 5000 abitanti, infatti, questi risultano anche gli eventi non solo più partecipati, ma anche quelli che in tanti vorrebbero rivedere a Matera anche con la collaborazione delle produzioni internazionali .

Cosa è cambiato da quando Matera è diventata Capitale Europea della Cultura 2019?

Credo che sia fondamentalmente cambiato un po’ tutto: la città e i cittadini (come tutta la regione) riconoscono il proprio valore e chiedono a gran voce che il territorio rimanga un punto di riferimento per la produzione culturale anche di stampo internazionale. C’è volontà di migliorare e di migliorarsi, nell’aspetto urbanistico come in quello dell’offerta ricettiva e delle manifestazioni, per rimanere al centro dell’interesse turistico e culturale oltre il 2019. In fin dei conti il claim di Matera 2019 è “Open Future”. Speriamo, quindi, che con l’impegno e la volontà sinergica di tutti il Futuro sia davvero aperto ad altra meraviglia.

Martina Di Lucca

Ciao, mi chiamo Martina Di Lucca e sono una Sommelier, content creator, blogger e studentessa a tempo pieno. Le mie principali passioni sono la scrittura, la comunicazione e la moda. Le serie tv sono la mia ossessione, così come i passi di danza. Inguaribile romantica e curiosa al tempo stesso, amo tutto ciò che è bello e “Instagrammabile”. Scrivo, fotografo, viaggio, leggo e quando posso riposo!

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