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Il Déjà-vu: fenomeno di memoria, tra scienza e ipotesi mistiche

Il déjà-vu (dal francese, “già visto”) è un fenomeno di memoria, ed è definito come una vera e propria anomalia del ricordo che ci dà l’impressione di aver già vissuto un momento. Nel corso del tempo sono state formulate diverse ipotesi sull’origine di questo evento, e sebbene la maggior parte di esse siano di stampo scientifico, non mancano gli approcci di tipo religioso o parapsicologico.

ll déjà-vu nella scienza

Nonostante la psicologia non sia ancora arrivata ad una valutazione univoca su che cosa sia effettivamente un déjà-vu, ci sono numerose teorie che riescono a spiegare in maniera più o meno coerente il fenomeno. Già nell’Ottocento lo psicologo Hughlings Jackson identificava il déjà-vu come “una strana asincronia tra gli emisferi del cervello”. Tradotto dal linguaggio medico, lo studioso inglese ipotizzava che la sede della memoria si dovesse ricondurre alle due zone del lobo temporale del cervello, la neocorteccia e l’ippocampo. E che, quando l’ippocampo, responsabile dei ricordi già vissuti, si andava a connettere per errore alla seconda area temporale, etichettava un determinato momento, luogo o incontro, come un avvenimento che faceva parte del passato. Quindi, in breve, quello che al cervello sembrava un evento già vissuto, in realtà non era altro che un’illusione dell’ippocampo. Questa ipotesi trova conferma anche nelle parole di Vernon M. Neppe, fondatore del Pacific Neuropsychiatric Institute a Seattle (Washington), il quale sostiene che “il déjà-vu è un’impressione di familiarità improvvisa e irreale, che sopraggiunge su un’esperienza presente, come appartenente ad un indefinito passato”. Le teorie scientifiche legate alla spiegazione di questo fenomeno sembrano quindi concordare tutte (più o meno) tra loro.

Il déjà-vu nelle ipotesi esoteriche

Allontanandosi dal pensiero razionale, quello della scienza, e addentrandosi in una dimensione di tipo spirituale, le ipotesi sull’origine del fenomeno sono davvero molteplici. Dalla teoria dei sogni a quella delle premonizioni, dalla reincarnazione agli universi paralleli, le teorie più singolari e bizzarre si alternano in un vortice esoterico. 

Sogni

Tra tutte, la congettura più diffusa è sicuramente quella relativa ai sogni: il déjà-vu viene interpretato come l’atto di rivivere o ricordare qualcosa già avvenuto in sogno, e che pertanto ci appare come un frammento reale e familiare di vita passata. 

Premonizioni

A seguire, troviamo l’ipotesi delle premonizioni: il déjà-vu consisterebbe in una vera profezia di ciò che accade dopo pochi istanti, nel momento in cui effettivamente si focalizza l’immagine ‘già vista’. 

Reincarnazione

Un’altra teoria molto quotata, e in parte riconducibile alle religioni orientali, è quella della reincarnazione: il déjà-vu viene spiegato come il ricordo di una vita precedente che riaffiora all’improvviso e che, pertanto, ci dona un senso di familiarità. 

Universi paralleli

Infine, un’interessante teoria di stampo parascientifico, relativa agli universi paralleli: il déjà-vu sarebbe dovuto all’esistenza di un altro “noi” che vive in un universo differente dal nostro, e che avrebbe già vissuto quella determinata situazione nel suo “altro mondo”.

Ad oggi non abbiamo ancora una risposta attendibile su che cosa sia nel concreto un déjà-vu. Le ricerche scientifiche sono tante e varie, così come le ipotesi esoteriche, ma non abbiamo alla fine niente di certo. L’unica cosa certa è che, senza alcun dubbio, si tratta di un fenomeno assolutamente affascinante e pieno di misteri.

Elisa Siglioccolo

Studentessa di giornalismo a tempo pieno. Amante della fotografia, dei libri e dei viaggi. Scrivo per raccontare la bellezza che vedo nel mondo.

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