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Il tennis italiano in paradiso, 10 azzurri tra i primi 100 del mondo

Un momento senza precedenti per il tennis italiano. La classifica dei primi 100 tennisti del ranking mondiale ATP (Association of Tennis Professionals), aggiornata in tempo reale, mostra un nuovo record nazionale, costituito dalla presenza contemporanea di 10 talenti azzurri nella top 100 del mondo. Solo tre nazioni al momento ne hanno un numero maggiore: 11 la Francia e la Spagna e 10 gli Stati Uniti. Questo è un record storico per l’Italia, soprattutto perché i ragazzi che hanno vinto i match e scalato la vetta della lista top 100 sono molto giovani, alcuni perfino adolescenti, come Sinner e Musetti che hanno solo 19 anni.

I 10 italiani tra i primi 100 del mondo

Ecco i magnifici dieci (tra parentesi la posizione nel ranking):

  1. Matteo Berrettini (9)
  2. Jannik Sinner (19)
  3. Lorenzo Sonego (28)
  4. Fabio Fognini (29)
  5. Lorenzo Musetti (76)
  6. Stefano Travaglia (78)
  7. Salvatore Caruso (82)
  8. Marco Cecchinato (83)
  9. Gianluca Mager (87)
  10. Andreas Seppi (98)

Doppio record

Questo non è l’unico record conquistato dall’Italia in questi intensi mesi di tennis. Infatti, la nazione è protagonista di un altro primato mondiale. Il Roland Garros degli azzurri si è chiuso mercoledì sera con la sconfitta di Matteo Berrettini contro Novak Djokovic. Concluso il torneo, si può affermare che mai si sono verificati così tanti successi azzurri in un grande Slam. Infatti, il Roland Garros 2021 ha registrato 15 vittorie dei nostri tennisti: una di Andreas Seppi, una di Gianluca Mager, due di Marco Cecchinato e Fabio Fognini, tre di Lorenzo Musetti, Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Gli azzurri stanno stupendo tutti. Anche il “New York Times” ha definito la nostra generazione di giovani tennisti come la «generazione d’oro del tennis italiano». 

La Nazionale di Coppa Davis

Da tanto tempo il nostro tennis non viveva un periodo così prosperoso. Gli anni Settanta rappresentano ancora oggi l’età aurea del tennis italiano, che si deve alla Nazionale di Coppa Davis. La squadra vinse la coppa solo una volta, con il quartetto composto da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, con Nicola Pietrangeli capitano non giocatore. In cinque anni centrarono 4 finali e la prima vittoria arrivò contro il Cile nella celebre finale di Santiago (dal 17 al 19 dicembre 1976).

Il tennis italiano oggi

Al quartetto di allora di Coppa Davis spesso viene paragonato il quartetto moderno composto da Fabio Fognini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini, che in questi mesi sta regnando indisturbato sulla scena del tennis. 

Il 21 aprile del 2019, con la vittoria del Master 1000 di Montecarlo, Fognini ripercorre metaforicamente le orme di Nicola Pietrangeli, l’unico tennista italiano prima di lui a vincere sulla terra rossa del Principato. In più, l’atleta è il terzo italiano a essere entrato nella top 10 in singolare e il solo ad aver realizzato l’impresa sia in singolare sia in doppio.

Sinner rientra nella top 5 di giocatori con più vittorie nel 2021. Alla fine del 2019 i colleghi dell’ATP gli hanno assegnato il premio per l’esordiente dell’anno e con il successo a Sofia nel 2020, a 19 anni e 2 mesi, è diventato il tennista italiano più giovane ad aver vinto un torneo del circuito maggiore nell’era Open.

Sonego vanta due titoli ATP in singolare, oltre a diversi altri tornei vinti nei circuiti Challenger e ITF Futures. Nel 2020, all’ATP 500 di Vienna, ha ottenuto la sua vittoria più significativa, battendo per 6-2 6-1 il numero 1 del mondo Novak Djokovic, infliggendogli la peggior sconfitta in carriera in un match ATP.

Infine, soprattutto nell’ultimo anno, c’è un altro atleta che sta tenendo alto il nome del tennis italiano e che sta dando filo da torcere ai suoi avversari: Matteo Berrettini. Alla sua giovane età (25 anni) ha già vinto 5 titoli, 3 di singolare e 2 di doppio. Attuale numero 9 al mondo, Berrettini sembra possedere tutte le qualità adatte ad assicurare all’Italia un futuro importante nel mondo del tennis.

Giulia Rugolo

Studentessa di giornalismo, MUN Director in United Network, amante di libri, musica, pattinaggio. Scrivo per respirare il cambiamento.

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